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Il plant-based segna un +20% in Gdo tra ottobre 2022 e ottobre 2024

2024-11-20T10:13:21+02:0020 Novembre 2024 - 10:12|Categorie: Carni, Formaggi|Tag: , , |

Milano – Secondo i dati di NielsenIQ, le vendite nella Gdo italiana delle alternative vegetali hanno segnato, fra ottobre 2022 e ottobre 2024, un + 20%, passando da 688 milioni di euro a 826 milioni. I secondi piatti e le bevande a base vegetale si confermano le categorie più consistenti, ma anche le più dinamiche, con performance del +31% e +14%, rispettivamente (leggi qui per approfondire). “Una crescita significativa”, sottolinea Matteo Bonù di NielsenIQ, “che trova riscontro anche nei volumi sebbene siano difficili da quantificare trattandosi di kg e litri”.

Nonostante il successo del comparto, tuttavia, rimangono molte incertezze a livello normativo, soprattutto per quanto riguarda la questione del meat-sounding. Dopo che Francia e Italia avevano cercato di vietare l’uso di termini tradizionalmente associati ai prodotti di origine animale per descrivere quelli plant-based, la Corte di Giustizia dell’Ue ha stabilito che tale divieto non può essere applicato (leggi qui). “Si è creata una situazione di incertezza normativa”, commenta il Dg di Unionfood, Mario Piccialuti, come riporta il quotidiano ItaliaOggi. “Siamo in attesa di capire quale sarà l’orientamento europeo dopo la pronuncia della Corte di giustizia”.

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