Bologna – Valsoia, specialista nei prodotti alternativi vegetali e player di riferimento del mercato dell’alimentazione salutistica, ha chiuso il primo trimestre 2025 con ricavi di vendita per 24,18 milioni di euro (-2,2% rispetto allo stesso periodo del 2024). “Il lieve decremento è da ricondurre alla Pasqua posticipata di un mese rispetto al 2024, che ha influito negativamente anche sulle vendite all’estero”, spiega il presidente Lorenzo Sassoli de Bianchi. In Italia, in particolare, i ricavi sono stati sostanzialmente in linea con l’anno scorso (-0,7%), mentre all’estero il decremento è più accentuato per il ritardo nella partenza delle vendite dei gelati.
Per quanto riguarda i volumi, nell’informativa approvata dal CdA si legge che nei primi tre mesi del 2025 c’è stato un buon andamento di bevande, gelati, panne e crema alla nocciola, linee vegetali di Valsoia Bontà e Salute e di tutte le marche del food tradizionale (Santa Rosa, Diete.Tic, Loriana e cereali Weetabix). Ma non mancano le criticità. “Il controllo dei costi d’acquisto e delle marginalità della Società restano una priorità”, sottolinea Sassoli de Bianchi. “Riscontriamo, infatti, già da fine 2024, un ulteriore incremento nei costi di alcune materie prime, tra le quali il cacao e i grassi vegetali, entrambi molto utilizzati nelle preparazioni di alcuni dei nostri prodotti più importanti. Così come attendiamo i raccolti della frutta, rilevanti per le confetture Santa Rosa. In generale, non escludiamo anche un secondo aumento di listini nell’anno, se necessario a tutelare le marginalità della Società”.
Nel primo trimestre Valsoia ha investito maggiormente in comunicazione (e continuerà nei prossimi mesi), ha proseguito la costruzione del nuovo stabilimento di Serravalle Sesia (Vc) e ha finalizzato la quinta rendicontazione di sostenibilità.