Export made in Italy: +2,9% a luglio grazie alla spinta Usa. Zoppas (Ice): “Sarà critico il periodo post inserimento dei dazi”

2025-09-16T11:03:16+01:0016 Settembre 2025 - 11:03|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , , |

Roma – “Leggiamo numeri concreti ed autorevoli, soprattutto inattesi. Seppure una rondine non faccia primavera, si inizia a consolidare un risultato cumulato dei primi sette mesi dell’anno in zona positiva: +2,9%)”, ha commentato così Matteo Zoppas, presidente Ice, le statistiche della bilancia commerciale diffuse dall’Istat. Come riporta Repubblica, a trainare l’export nel mese di luglio è stata soprattutto la performance messa a segno dagli Stati Uniti (+24%). “Una crescita determinata da grandi operazioni di cantieristica navale e dal perdurare dell’ampliamento delle vendite di farmaceutica; la performance era stata generalmente positiva anche nei mesi precedenti, con esportazioni per il più guidate da logiche di magazzino”, commenta Zoppas. Rimane in territorio negativo invece la Cina, che a luglio segna un -4%.

A trainare maggiormente le performance dell’export made in Italy in generale nei primi sette mesi dell’anno, come sottolinea Repubblica, sono principalmente il settore della farmaceutica e dell’agroalimentare, nonostante quest’ultimo sia in leggera frenata. Crescono anche le esportazioni di macchine e apparecchi meccanici, soprattutto verso l’Unione Europea

L’obiettivo per il 2025, indicato dal Governo e ribadito dal ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani, è di superare la soglia dei 700 miliardi di euro di export made in Italy (erano 623 mld lo scorso anno). Un obiettivo che il presidente Ice commenta così: “Il futuro trend euro dollaro potrebbe essere determinante. È necessario continuare ad operare con intensità con tutto il sistema paese. Sarà critico il periodo post inserimento definitivo dei dazi”.

 

 

Torna in cima