Parma – Il calo del prezzo dei suini riguarda tutta Europa. Dopo una fase in cui gli allevatori europei erano riusciti a difendersi a tratti, ora il mercato va chiaramente al ribasso. Settimana scorsa ha ceduto anche la Vezg tedesca, che ha calato di 10 centesimi il prezzo della carcassa. Sotto gli 1,60 euro/kg, il maiale tedesco si era trovato soltanto nel biennio 2020/2022, iniziato in primavera con lo sgonfiamento della ‘bolla cinese’, passato in mezzo al Covid, e terminato con l’impennata dei prezzi legati allo scoppio della guerra in Ucraina. Insomma, è il prezzo più basso degli ultimi tre anni: è come se l’Italia tornasse sotto gli 1,70 euro/kg (non accade dal giugno del 2022). A ruota, ecco i cali degli altri suini europei: carcassa danese -6,6% (1,43 euro/kg, Danish Crown); carcassa olandese -4,2% (1,38 euro/kg, Vion), vivo olandese -4% (1,20 euro/kg, DCA 2.0), vivo spagnolo -3% (1,314 euro/kg, Mercolleida), carcassa belga -1,9% (1,54 euro/kg, BPG), vivo belga -0,9% (1,11 euro/kg, Danis), carcassa francese -0,1% (1,504 euro/kg, MPF). Per quasi tutti i mercati, ad eccezione della Danimarca, si tratta dei minimi storici dalla primavera del 2022. Anche in questo caso, a un calo del prezzo del bestiame non corrisponde quello sui tagli freschi, almeno nei mercati da noi monitorati, Belgio e Olanda: se nel primo caso ci sono cali non oltre i 2 centesimi (per il lardo di seconda categoria), nel secondo proseguono addirittura alcuni rimbalzi (+2/3 centesimi per le coppe, +1 per i tronchetti, +10/20 centesimi per i filetti), che fanno felici i macellatori.