Mosca (Russia) – Le esportazioni di carne suina della Russia continuano a registrare una forte accelerazione, consolidando il Paese come attore emergente di primo piano nel mercato globale. Secondo le previsioni per il 2025, l’export russo di carne di maiale e prodotti suini dovrebbe crescere di circa il 25%, raggiungendo volumi e valori record, come spiega l’agenzia di stampa Tass.
Le stime indicano spedizioni pari a circa 400mila tonnellate, per un valore complessivo vicino a un miliardo di dollari. I prodotti russi saranno destinati a 43 Paesi, in netto aumento rispetto ai 32 mercati del 2024, aprendo la strada a un possibile ingresso della Russia tra i primi cinque esportatori mondiali di carne suina.
Secondo Yuri Kovalev, direttore generale dell’Unione nazionale degli allevatori di suini, la crescita riguarda carne suina, sottoprodotti, strutto e animali da macellazione. Kovalev ha sottolineato come l’export sia in costante aumento da quando la Russia ha raggiunto l’autosufficienza nel settore suino, intorno al 2020, passando da grande importatore a grande esportatore.
A trainare l’espansione sono alcuni mercati strategici: Bielorussia, con la crescita più marcata; Cina, dove le esportazioni dovrebbero almeno raddoppiare rispetto al 2024; Vietnam, insieme a Armenia, Serbia, Mongolia e Kazakistan.
Secondo Agroexport, la Russia potrebbe superare il Cile e affiancarsi a Stati Uniti, Unione Europea, Brasile, Canada e Cile nel top tier globale degli esportatori di carne suina.
Parallelamente, i produttori russi sono sempre più orientati all’export. Aziende come AgroEko stanno ampliando le spedizioni oltre i mercati limitrofi, raggiungendo Vietnam, India, Africa e Balcani.