Roma – Sono in calo i consumi di acqua minerale, mentre si rialzano i listini. Gli acquisti sono diminuiti del 3-4% a volume anche a causa del clima poco caldo, ma è stato registrato un aumento a valore complessivo del 6-7% a causa del rialzo dei prezzi medi. Nel 2023, la perdita di potere d’acquisto delle famiglie ha fatto spostare i consumatori verso l’offerta low cost dei discount, dove le vendite sono cresciute del 7-8%, a scapito della Gdo, si legge su Repubblica. “Il prezzo medio delle acque minerali in Italia è di 23 centesimi al litro, uno dei più bassi in Europa, mentre nei discount è di 13-14 centesimi”, commenta Ettore Fortuna, vicepresidente di Mineracqua.
L’export, soprattutto di acque premium, ha dimostrato invece una tenuta stabile a 1,5 miliardi di euro, con un saldo positivo sulla bilancia commerciale di circa 700 milioni. “Sulle esportazioni siamo secondi solo alla Francia, ma sulla creazione di valore le differenze con i nostri cugini d’Oltralpe si vanno assottigliando sempre di più”.
Per il 2024 le aspettative sono di crescita moderatamente positiva: nonostante l’inflazione il settore continua a fare investimenti, con un occhio di riguardo alla sostenibilità, riducendo gli sprechi e alleggerendo le bottiglie in Pet.