Roma – Maurizio Danese, presidente di Aefi, l’associazione esposizioni e fiere italiane, chiede al governo di riconoscere anche i vaccinati non Ema (Agenzia europea del farmaco). “Serve l’attivazione urgente di nuovi corridoi per consentire anche a operatori internazionali vaccinati non Ema di partecipare alle fiere in Italia”, ha dichiarato. “Se il Governo ha deciso – come giusto – di non chiudere le manifestazioni fieristiche, allo stesso tempo deve stabilire regole chiare per consentire l’accesso a tutti gli operatori della domanda, anche quelli i cui vaccini non sono riconosciuti dall’Ema. Con le attuali regole rischiamo la cancellazione di tutti i grandi eventi internazionali, con danni enormi nei confronti dei player fieristici e soprattutto delle imprese del made in Italy”. Ha poi aggiunto: “Importanti rassegne sono infatti momentaneamente costrette a rinunciare alla presenza di molti operatori provenienti in particolare da Cina, Russia, Corea, Giappone, Medio Oriente e tanti altri mercati considerati emergenti per il nostro made in Italy”. Le regole attuali, secondo Aefi, con giorni di quarantena e vaccinazioni suppletive, sarebbero tra le cause delle frequenti disdette degli operatori provenienti dai Paesi terzi.
Aefi: “Troppe restrizioni per vaccinati non Ema (Agenzia europea del farmaco), grandi fiere a rischio”
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