Bologna – Eventuali dazi imposti dal presidente Usa, Donald Trump, potrebbero mettere a rischio 6,5 miliardi di euro di export di prodotti food&beverage made in Italy e 1,2 miliardi di prodotti per la cura della casa e della persona, per un totale di 7,7 mld di euro. A riferirlo è la società di ricerche Nomisma, in un’analisi per Centromarca, l’Associazione italiana dell’industria di marca. Oltre a rappresentare una voce importante per l’economia italiana, entrambi i giri d’affari sono in forte ascesa: nel primo semestre 2024, il food&bev ha segnato un +18% rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre il cura casa e persona un +13%. Guardando al decennio 2013-2023 si capisce meglio l’entità della crescita dell’export verso gli Usa: +136% per il food&bev e +320% per il cura casa e persona.
Come si legge su ItaliaOggi, i prodotti made in Italy del largo consumo più esposti al rischio sono: vini e spumanti, che hanno la quota più significativa (30% circa) sul totale export di food e bevande e un giro d’affari di oltre 1,9 miliardi di euro; l’olio d’oliva, che ha una quota del 10% e un fatturato export di 646 milioni di euro; la pasta, con 8% di quote e un giro d’affari di 551 milioni; ma anche conserve di pomodoro e formaggi-latticini, entrambi con una quota del 7%. Sul fronte del cura casa e persona, i settori più a rischio sarebbero: il beauty (763 mln di euro e una quota del 44%), i profumi (544 mln e 31%), i prodotti per i capelli (173 mln e 10%), ma anche gli oli essenziali e i prodotti per l’igiene personale.