Amadori: nel 2020 fatturato in flessione, ma piano di investimenti strategico a sostegno del Gruppo

2021-06-15T10:14:23+02:0015 Giugno 2021 - 10:14|Categorie: Carni|Tag: , |

Cesena (Fc) – Il Gruppo Amadori chiude il 2020 con un fatturato consolidato pari a 1.232 milioni di euro, in lieve flessione rispetto al 2019, un margine operativo lordo a 91,6 milioni e un patrimonio netto che sfiora i 285 milioni. Secondo quanto fa sapere l’azienda, la crisi pandemica ha inciso sui risultati dell’esercizio 2020 influendo negativamente sui consumi fuori casa, solo in parte recuperati con l’incremento dei consumi domestici. La crescita della produzione complessiva (+1,76%) non è stata assorbita dai consumi e le disattese aspettative delle esportazioni hanno comportato il calo dei prezzi. L’incremento dei costi delle materie prime mangimistiche (+22% per il mais e +26% per la farina di soia), che sta proseguendo tutt’ora, ha ridotto poi fatturati e marginalità per l’intero settore. Nonostante il quadro generale, si è registrata la crescita della penetrazione dell’avicolo nei consumi, con una quota del 78,5%, guidata dalla preferenza di prodotti ad alto contenuto di servizio. Grazie ad alcune operazioni straordinarie e a un piano di investimenti di oltre 500 milioni di euro – di cui 80 milioni investiti lo scorso anno -, per il Gruppo il 2020 è stato caratterizzato da un’accelerazione verso lo sviluppo tecnologico, sia zootecnico che industriale. Come spiega Francesco Berti (nella foto), ad del Gruppo Amadori, “Grazie a una solida strategia di sviluppo e ad un ambizioso programma di investimenti siamo riusciti ad affrontare il 2020 senza particolari conseguenze. Il nostro obiettivo è quello di continuare a creare valore per il settore agroalimentare, guidando in tempi rapidi il Gruppo verso obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica sempre più sfidanti lungo tutta la filiera integrata, dagli allevamenti agli stabilimenti, dalla logistica ai mangimifici”.

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