Roma – Peste suina, emergenza climatica e Mercosur. Francesco Lollobrigida, ministro delle Politiche agricole, risponde alle domande dei giornalisti su questi tre macro temi in apertura dei lavori dell’Assemblea di Confagricoltura attualmente in corso a Roma.
Riguardo all’emergenza Peste suina africana, Lollobrigida ricorda: “Abbiamo inserito ulteriori risorse per 10 milioni. Poche ore fa, poi, abbiamo presentato in Europa, insieme alla Germania, un documento che chiede il coinvolgimento di tutti gli stati, anche in termini economici. Non si tratta di una battaglia solo italiana”. Il ministro aggiunge: “In questi due anni, non abbiamo mai lasciato soli i nostri agricoltori, pescatori e allevatori, nemmeno rispetto alla loro capacità di export. Anche a protezione del sistema di garanzia per quelle aziende che a prescindere dalla loro localizzazione geografica hanno messo in campo tutti gli strumenti per evitare che il virus entri in contatto con la filiera nella fase di trasformazione”.
Lollobrigida ha poi toccato il tema dell’emergenza climatica. “Stiamo mettendo in campo tutte le risorse a garanzia dei nostri agricoltori, riformando i metodi per arginare i danni”, sottolinea il ministro. “Anzitutto, dobbiamo dare la possibilità agli agricoltori di fare il loro lavoro nella maniera più semplice possibile, perché dove c’è l’agricoltura c’è minor impatto degli effetti collaterali derivanti dal cambiamento climatico. Quanto agli eventi calamitosi, dobbiamo agire con i ristori, con un sistema assicurativo efficiente e con adeguate risorse”.
In merito all’accordo con il Mercosur, ai microfoni del nostro inviato Andrea Dusio, Lollobrigida commenta: “In questi anni gli agricoltori europei si sono sentiti abbandonati dall’Europa, e negli ultimi tempi addirittura considerati antitetici rispetto alla tutela dell’ambiente: un vero paradosso. Negli ultimi due anni, coincidenti per altro con una presenza italiana molto solida in Europa, siamo riusciti a riportare l’agricoltura al centro, a rimettere la Pac nella condizione di incentivare l’agricoltura. Il Mercosur è solo uno degli aspetti di questo ragionamento. I trattati di questa natura sono più sopportabili anche in termini psicologici dai nostri agricoltori quando dimostriamo loro che si sono messi in capo tutti gli strumenti per tutelarli dalla concorrenza sleale. Con il Mercosur, è ovvio che l’Italia può avere un guadagno complessivo, ma con il sacrificio di alcuni settori che verrebbero messi in ginocchio”.