Assemblea Confagricoltura (1), Giansanti su peste suina, Brics, Pac e Mercosur. “Mediterranea? Presto il nuovo nome”

2024-12-12T17:10:19+01:0012 Dicembre 2024 - 16:24|Categorie: in evidenza, Mercato|Tag: , , , , , , , |

Roma – In apertura dei lavori dell’Assemblea di Confagricoltura in corso al Palazzo della cancelleria di Roma,  il presidente Massimiliano Giansanti risponde alle domande dei giornalisti su alcune tematiche chiave per il comparto agricolo.

Riguardo all’emergenza Peste suina africana, l’associazione chiede al governo “un segnale di attenzione”. “La filiera della salumeria, che vale il 2% del Pil nazionale, è fortemente a rischio”, afferma Giansanti. “Spero quindi che in assestamento della Legge di Bilancio il governo possa trovare delle risorse. Non si tratta di  trovare coperture, ma di giocarci il futuro di un settore fondamentale”.

Rispetto allo scenario mondiale, Giansanti evidenzia i nuovi rapporti di forza che regolano il mercato: “I Paesi Brics oggi rappresentano il 37% del Pil mondiale, contro il 29% del G7. Se tanto mi da tanto, quello che si decide al tavolo dei Brics è più importante di quello che si decide al tavolo del G7”, sottolinea il presidente, che ribadisce la contrarietà dell’associazione verso l’accordo con il Mercosur: “Noi siamo per un no chiaro e netto, soprattutto in un quadro europeo”. Se in Italia infatti alcune filiere – come quella del vino, dell’olio o dei formaggi – potrebbero beneficiarne, l’ingresso sul territorio europeo di “prodotti la cui competitività è superiore a quella europea determinerà un abbassamento dei costi a beneficio dei consumatori”, ma con minori garanzie di sicurezza alimentare e un grave danno per le imprese. Con il risultato che nel giro di qualche anno “non ci sarà più un problema di dazi, perché compreremo tutto dal Sudamerica o da altre parti del mondo”.

Il presidente cita il Brasile, principale produttore mondiale di proteine vegetali e animali; la Russia, principale esportatore di frumento tenero; l’India, principale produttore di latte ed esportatore di zucchero; la Cina, principale detentore di stock agricoli. “C’è un mondo che sta fermo e si culla sugli allori del G7 e ci sono i Paesi dell’area Brics che dominano sul mercato”, afferma Giansanti. “Credo che oggi più che mai occorra suonare la sveglia”.

Per rendere più competitiva l’agricoltura europea, Confagricoltura presenterà oggi un piano strategico, chiamato ‘Competition Plan’, basato sulla costruzione di un modello agricolo nuovo e performante, che coniughi agricoltura ed energie rinnovabili, che dia più spazio alla digitalizzazione e alla ricerca. Al centro anche gli accordi internazionali e la Pac. “Perché non possiamo accettare la logica secondo cui la Pac è la visione politica europea. La Pac è lo strumento con cui si raggiungono gli obiettivi. Negli ultimi anni abbiamo perso, a causa delle politiche della precedente Commissione, circa 40 miliardi l’anno di prodotto lordo vendibile. Parliamo di in 430 miliardi10 anni. Non ce lo possiamo permettere”.

Interpellato dal nostro inviato Andrea Dusio in merito al nuovo nome da dare a Mediterranea – l’associazione costituita da Confagricoltura e Unionfood – dopo le polemiche sorte con Coldiretti (leggi qui), il presidente afferma: “Lo stiamo facendo, lo diremo appena possibile. L’alleanza con Unionfood rimane stabile e forte, soprattutto per un progetto di rafforzamento del settore agro-industriale del Paese”.

 

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