Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in Italia, ancora bassa la domanda di latte crudo

2020-01-27T09:32:50+02:0027 Gennaio 2020 - 09:32|Categorie: Formaggi|Tag: |

Cremona – L’analisi degli andamenti della scorsa settimana, a cura di  Assocaseari, mostra, il mercato del latte in polvere in subbuglio e, sui prodotti freschi, lo scenario estero è completamente diverso da quello nazionale. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

  • La panna viene offerta a circa 1,70 €/kg soprattutto quella di origine tedesca. Contratti chiusi intorno a 1,65 €/kg, a meno che non si trovi qualche latteria che ha bisogno di vendere immediatamente, in tal caso si spuntano anche prezzi migliori.
  • Il latte crudo viene offerto a 0,40-0,42€/kg, ma poi a 0,38 €/kg viene chiuso. Lo scremato è offerto a 0,25 €/kg ma si ottengono prezzi anche leggermente inferiori. Sul mercato nazionale, la domanda è ancora estremamente bassa, con alcuni degli abituali compratori che si fanno venditori. Chi ha contratti li paga a bollettino/bollettino+, ma sullo spot i prezzi sono molto più bassi. Anche in Italia sul latte crudo si può provare ad arrivare a 0,38 €/kg, e sullo scremato se non lo si cerca si ottiene anche 0,245 €/kg.
  • Sui bollettini del burro, Kempten segna un rialzo di € 0,05 nella quotazione massima; le nuove quotazioni sono 3,60 €/kg il minimo e 3,70 €/kg il massimo. Olanda e Francia confermano i valori di settimana scorsa, rispettivamente 3,57 €/kg e 3,65 €/kg. Il prezzo medio dei tre bollettini che prendiamo in considerazione è 3,623 €/kg. Poche le offerte, con compratori e venditori in fase di attesa.
  • Per quanto riguarda il latte in polvere, in Germania le quotazioni dell’alimentare e dello zootecnico sono al rialzo, invece è stabile l’intero. Stesso comportamento in Olanda; la Francia invece tiene tutto invariato. Quello che crea subbuglio, oltre all’aumento delle quotazioni ufficiali, è il fatto che i venditori, siano essi produttori o commercianti, sono tutti rialzisti sul secondo trimestre. Su febbraio/marzo, chiusi contratti a 2.730 €/ton, mentre invece le richieste sul secondo trimestre salgono addirittura a 2.850 €/ton. I venditori richiedono questi prezzi perché tutti i compratori si devono ancora coprire, ma la domanda interna è sempre più bassa della produzione. Anche il fatto che le produzioni non abbiano ancora cambiato tendenza e che non abbiano cominciato ad aumentare dà forza e speranza ai venditori, i quali sono oltretutto gasati da una ennesima domanda per l’Algeria. La Cina al momento non si vede sul mercato e gli stessi importatori cinesi fanno presente che dopo gli accordi con gli Stati Uniti, per gli europei sarà molto più difficile vendere perché la Cina è costretta a comprare dagli Stati Uniti.
  • Sul siero in polvere la Germania segna un rialzo per quello per uso zootecnico e resta invariato quello per uso alimentare. Anche Olanda e Francia rialzano il siero per uso zootecnico.
  • Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per l’Edamer a 3,20 €/kg, il Gouda a 3,23 €/kg, in aumento l’Emmentaler a 4,67 €/kg, stabile invece il Cheddar a 3,18 €/kg. In Italia, aumentato di € 0,10 il Pecorino Romano alle Borsa Merci di Milano.
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