Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: poca disponibilità di latte e crema

2019-10-14T16:53:19+01:0014 Ottobre 2019 - 16:53|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Cremona – L’analisi degli andamenti di mercato della scorsa settimana, a cura di Assocaseari, mostra scarsità di prodotto liquido sul mercato, con il latte crudo italiano salito a 0,45 euro al litro, così come quello tedesco. Invariato il burro, in calo il Parmigiano reggiano. Di seguito il commento integrale, firmato da Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli:

– Divertenti i giorni di Anuga, dove su alcuni prodotti si riesce a dire fino a quando vi sarà scarsità e addirittura ad azzardare a che livelli potrà arrivare il prezzo del prodotto, mentre per altri non sanno a che santo votarsi, percui nessuno si sbilancia, né su né giù. Per quanto riguarda i liquidi, permane una non abbondanza di prodotto sul mercato, con la crema tedesca che, a inizio settimana, veniva trattata in alcuni casi anche 1,84 euro/Kg ma che poi è salita mercoledì fino a 1,88 euro/Kg e giovedì addirittura a 1,90 euro/Kg. Latte crudo tedesco trattato a 0,45 euro/Kg arrivo e lo scremato che arriva ad essere trattato a 0,28 euro/Kg consegnato. Sul fronte nazionale, i prezzi sono sempre più simili a quelli esteri. Anche da noi c’è poca disponibilità di panna nazionale di qualità che viene trattata a livello di bollettino, in rari casi a bollettino positivo. Il latte crudo scambiato a 0,45 euro/Kg partenza, per lo scremato, pochissima disponibilità, in alcuni casi si va oltre lo 0,29 euro/Kg. 

– Il Bollettino del burro di Kempten rimane invariato per la terza settimana consecutiva, minimo 3,60 euro/Kg e massimo 3,75 euro/Kg. Quello olandese continua con la politica dei piccoli passi e aumenta di 0,02 euro, portandosi a 3,51 euro/Kg. La Francia, dopo essersi arenata su 3,55 euro/Kg per diverse settimane, è salita di 0,05 euro e si porta a 3,60 euro/Kg. Il prezzo medio di questi tre principali Paesi è 3,595 euro/Kg. Sul libero mercato, invece, non vi è disponibilità di prodotto fresco e il congelato viene trattato da 3,55 a 3,60 euro/Kg reso Nord Italia. Per il prodotto di siero vi sono indicazioni un po’ superiori a 3,20 euro/Kg ma anche lì alla fine sembra esserci poca disponibilità, o poca voglia di vendere. Il burro è il prodotto a cui ci riferivamo all’inizio come quello su cui nessuno azzarda previsioni. Oggi il mercato è dato dall’offerta di prodotto congelato, ma nessuno sa ipotizzare quanto congelato vi sia ancora e, di conseguenza, tutti si astengono dal fare previsioni

– Sui bollettini del latte in polvere tedesco e olandese tutte le voci sono in aumento; sul francese in aumento l’Smp ma non il Wmp, che è aumentato due settimane fa e questa è sceso e sembra non riuscire a trovare dove posizionarsi. Sul libero mercato, per il prodotto di qualità vi sono già stati scambi a prezzi  di molto superiori rispetto a quelli dei bollettini dove per un prodotto fresco di qualità si è arrivati quasi al 2.500 euro/Ton sul primo trimestre. Nel latte, al contrario del burro, prevedono una bassa raccolta fino al primo trimestre 2020 compreso, oltre che per il periodo dell’anno (inverno) anche perchè vi è stata scarsità di raccolta di cereali a causa della siccità estiva e quindi gli animali non hanno abbastanza cibo per poter aumentare le produzioni; addirittura qualcuno azzarda che il mercato sul primo trimestre potrebbe arrivare a sfiorare i 2.700 euro/Ton. Tutt’altro discorso sul secondo trimestre dove teoricamente, grazie anche al cambio di stagione, si suppone possa esserci un po’ più di disponibilità.  Ricordiamoci inoltre che una delle cause di questo aumento dei prezzi del latte in polvere, oltre alla volontà dei produttori per troppi mesi penalizzati dai prezzi bassi, è anche il fatto che il prodotto ex-intervento è praticamente terminato e di conseguenza anche la domanda per uso zootecnico ricade sul libero mercato.

– Bollettini del siero in polvere in aumento, sia per l’uso zootecnico che per l’alimentare su tutti e tre i mercati che prendiamo in considerazione.

– Quotazioni medie dei bollettini europei dei formaggi in calo per il Gouda a 3,10 euro/Kg e l’Emmentaler a 4,36 euro/Kg, stabili l’Edamer a 3,08 euro/Kg e il Cheddar a 3,08 euro/Kg. In Italia, in calo le quotazioni del Parmigiano Reggiano a Modena e Mantova e del Grana a Mantova; in aumento quelle del Gorgonzola a Novara.

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