Milano – Sono sempre di più i ristoranti che, per fronteggiare il calo potenziale di clientela in pausa pranzo, hanno deciso di implementare un bancone dedicato al take-away gourmand. Ad oggi infatti, soprattutto a causa del radicarsi dello smart working, sono sempre meno le persone che a pranzo mangiano al ristorante, in particolare a Milano. Lo stare più spesso a casa non implica che le persone cucinino di più, ecco allora che la soluzione del take-away è la più conveniente da adottare, sia per produttori che consumatori.
“Da qui la crescita delle specialità gastronomiche che richiedono solo di essere scaldate e necessitano di poca preparazione”, afferma a Repubblica Filippo Sironi, co-founder de Il Mannarino, una catena di macellerie di quartiere con cucina. La dispensa delle gastronomie è eterogenea: si va dalla pasta più facile da rigenerare, come lasagne o crespelle, al polpettone, fino ai segmenti etnici e esotici. A dominare sono però le insalate di piglio gourmet.
Elena Collini, brand manager della piattaforma The Fork, dichiara: “Nascono sempre più formati ibridi nella ristorazione per permettere ai locali di generare profitti da diverse fonti considerando l’aumento generale dei costi”. Sempre secondo Collini, “La forte connotazione territoriale è il dato comune di questo nuovo trend che abbraccia il concetto di cucina con gastronomia”.