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Barilla punta sulla Francia (2). Il commento del Gruppo e il dubbio di Alimentando…

2024-09-05T16:07:16+02:005 Settembre 2024 - 12:22|Categorie: Dolci&Salati, Grocery, in evidenza, Mercato|Tag: , |

Meda (Mb) – In merito alla notizia ‘Barilla punta sulla Francia’ (leggi qui), riportiamo di seguito un commento giunto in redazione da parte della multinazionale di Parma:

Barilla è una azienda italiana da quasi 150 anni nelle solide mani della quarta generazione della famiglia Barilla. ⁠⁠In Italia abbiamo più di 4mila persone e 15 realtà produttive tra produzione di pasta, sughi e prodotti da forno – uno di questi è a Melfi (Pz) in cui produciamo merende, pani, biscotti e fette biscottate a marchio Mulino Bianco -. Solo l’anno scorso abbiamo avuto decine e decine di persone assunte a tempo indeterminato. In Italia abbiamo un piano di investimenti in corso di circa mezzo miliardo di euro con focus alla digitalizzazione, nuove linee produttive, sostenibilità, miglioramento continuo della qualità dei prodotti. Il focus in oggetto riguarda il lancio in Francia di una selezione di prodotti (tre merende) che sono prodotte e realizzate nella forneria di Melfi. ⁠⁠Si tratta di una esportazione in Francia di prodotti italiani, realizzati unicamente tutti in Italia. Se la commercializzazione di questi tre item dovesse riscontrare il favore dei consumatori francesi, questo porterebbe un sicuro beneficio anche per l’occupazione e la produzione negli stabilimenti bakery del gruppo in Italia. Quindi si tratta di un tentativo di portare e valorizzare il made in Italy (saper fare italiano) anche fuori dall’Italia. ⁠⁠I tre item saranno venduti in Francia con il marchio locale Harrys, brand di proprietà del Gruppo Barilla da oltre 20 anni che commercializza principalmente per il mercato locale francese pani morbidi con circa 20 giorni di shelf life. Grazie a questa iniziativa, per la prima volta il marchio Harrys commercializzerà non solo principalmente pani morbidi ma anche merende realizzate esclusivamente in Italia. Questo ampliamento della gamma con nuove categorie merceologiche consentirà ai consumatori francesi nuove opportunità a scaffale. La strategia di Barilla è quella di valorizzare i prodotti bakery (sempre e soltanto prodotti in Italia) anche nei mercati esteri”.

Tutto bene, tutto bello. Ma allora che senso dare alla frase di Miloud Benaouda, presidente Western Europe del gruppo, su Le Figaro: “Ciò dimostra il desiderio della famiglia di ridurre la dipendenza dalla pasta, da un lato, e dall’Italia, dall’altro, che rappresenta ancora quasi il 40% della nostra attività”? Intendeva forse una dipendenza di mercato e non di produzione?

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