Bum bum bum Farinetti

2024-05-24T11:07:13+02:0024 Maggio 2024 - 12:30|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Mercato|Tag: , , |

Grand Tour Italia, erede dello sfortunato Fico Eataly World, verrà inaugurato il 5 settembre a Bologna. L’imprenditore piemontese a ruota libera durante l’anteprima con la stampa.

Bologna, martedì 21 maggio. È il giorno della sontuosa anteprima alla stampa di Grand Tour Italia, la nuova ‘creatura’ di Oscar Farinetti che sostituisce Fico Eataly World. A tema non più la filiera agroalimentare nel suo complesso, dal campo alla tavola, ma un viaggio tra le 20 regioni italiane, ciascuna con un’area dedicata alla ristorazione. L’apertura ufficiale è prevista per il 5 settembre e martedì scorso Farinetti è stato il solito fiume in piena, carico di entusiasmo e di voglia di fare.

Il giorno successivo leggiamo un’intervista su ItaliaOggi che lascia un po’ perplessi in vari passaggi. Vediamo perché. Farinetti definisce Grand Tour Italia “un format innovativo che spero avrà successo, anche per esportarlo, com’è avvenuto per Eataly […]. La gestione è in mano a mio figlio e i risultati sono più che buoni”. Ora, che Eataly sia presente in 50 Paesi del mondo è un dato di fatto; quanto alla gestione, ricordiamo che ha avuto bisogno di una ricapitalizzazione importante, con 200 milioni di euro messi sul piatto dal fondo Investindustrial di Andrea Bonomi. E il bilancio del 2023 parla chiaro: le perdite nette ammontano a 28 milioni di euro.

Ma poco importa, Farinetti guarda avanti. E per Grand Tour Italia si aspetta di raggiungere “1,5 milioni di visitatori l’anno (di cui 500mila stranieri) con un fatturato di 30 milioni”. Ricordiamo che il numero di visitatori attesi è stato una delle peggiori ‘sparate’ di Farinetti su Fico, nel 2017. Come ammette lui stesso: “Chi volesse ‘sputtanarmi’ [cit.] ci mette un attimo: basta guardare il video in cui parlavo dei 6 milioni di visitatori attesi per Fico e verificare com’è andata… Per questo stavolta voglio essere più realistico”. Facendo due conti, in realtà, anche 1,5 milioni di persone sono una cifra stratosferica: in media circa 4mila persone dovrebbero affollare quotidianamente i 50mila metri quadri di Grand Tour Italia. Non è ancora chiaro se il parco sarà aperto tutti i giorni o solo nei fine settimana (l’inaugurazione è fissata per un giovedì); qualora fosse possibile entrare solo nel weekend dovrebbero esserci circa 28mila persone ogni fine settimana.

Ci sembra una stima eccessiva per una location lontana dalle principali tratte turistiche italiane e attualmente non servita dai mezzi pubblici. Eppure Farinetti ostenta entusiasmo: “Entreremo nei grandi circuiti del turismo, non vedo l’ora di vedere gente che sbarca dall’aereo e arriva qui a visitare, in un colpo solo, tutta l’Italia”. Sicuramente gente che sbarcherà dagli aerei ce ne sarà, resta da capire se deciderà di chiudersi nel parco bolognese. Perché visitare lo stand Emilia Romagna quando sei già in Emilia Romagna, peraltro a due passi dalla Toscana e da altre regioni meravigliose? Non si sa…

Il fondatore di Eataly mostra comunque ottimismo e va “in controtendenza”, dice. “Anche quando ho aperto a Torino il Green Pea, la struttura dedicata al sostenibile e al riciclo, c’era chi mi criticava anziché sostenermi. Oggi a Torino ne vanno orgogliosi. Scommessa vinta, così come vincerò quella del Grand Tour Italia”, dichiara sempre a ItaliaOggi. Anche qui vanno messi un po’ di puntini sulle i: ci vuole coraggio a citare Green Pea come progetto di successo di cui andare orgogliosi. I numeri del mall sostenibile inaugurato nel 2020 raccontano un’altra storia. Analizzando il bilancio 2022 di Green Pea Srl (Fonte: Creditsafe) troviamo quasi 7 milioni di euro di ricavi contro i circa 6,5 del 2021. Ma quello che spaventa sono il margine operativo lordo (Ebitda) di -188.880 euro e il risultato operativo (Ebit) di -374.904 euro, con una perdita di esercizio di 330.233 euro. Non esattamente un successone. Poi magari nel 2023 c’è stato un boom di presenze e di ricavi, ma ci sembra poco probabile.

Ad oggi le incognite sul destino di Grand Tour Italia sono parecchie, ma una cosa è certa: Farinetti si è assunto la responsabilità degli errori commessi con Fico e ha investito pure un bel po’ di quattrini nel rilancio del parco, circa 15 milioni di euro. “Chi fa è condannato qualche volta a sbagliare. Chi non fa e giudica è molto fortunato, perché non sbaglia”, dichiara. Su questo, caro Oscar, non possiamo darti torto…

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