Bruxelles (Belgio) – Fa discutere la proposta di revisione dei limiti del cadmio (metallo pesante presente nel terreno, nell’acqua e nell’aria) nel riso suggerita nei giorni scorsi a Bruxelles presso il parlamento europeo. Il gruppo di lavoro ‘Contaminanti industriali e ambientali’ della Commissione europea della sezione ‘Nuovi prodotti alimentari e sicurezza tossicologica’, ha discusso infatti la possibile modifica degli attuali livelli massimi di cadmio. Per il riso, in particolare, la proposta prevede di passare dal livello massimo residuo (LMR) attuale di 0,20 mg/Kg a 0,10 mg/Kg. L’Ente Risi richiama però l’attenzione sulle conseguenze di questa scelta. Si è infatti adoperato nel fornire ai ministeri italiani competenti e agli stakeholder, tutti gli elementi necessari a evidenziare che il dimezzamento del limite di cadmio renderebbe vani gli sforzi (oltre un decennio di sperimentazioni e collaborazioni con l’istituto superiore di sanità e università) e i risultati ottenuti da tutta la filiera del riso, e in particolare dai risicoltori, per assicurare i migliori standard qualitativi a garanzia della tutela del consumatore.
Cadmio nel riso: la proposta di dimezzarne i limiti fa discutere
Margherita Luisetto2020-01-17T13:01:21+02:0017 Gennaio 2020 - 13:01|Categorie: Pasta e riso|Tag: cadmio|
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