Pasta, il 61% della produzione nazionale è destinata ai mercati stranieri. Export in crescita nel 2022

2022-10-25T10:16:23+02:0019 Ottobre 2022 - 15:03|Categorie: Grocery, in evidenza, Pasta e riso|Tag: , , , |

Milano – L’Italia è il primo produttore di pasta al mondo, con circa 3,6 milioni di tonnellate prodotte ogni anno. Il nostro Paese è anche al primo posto in termini di consumo: ogni anno sono circa 23 i chili pro-capite consumati dai nostri connazionali. Lo evidenziano i dati rilasciati dall’International Pasta Organization in occasione del World Pasta Day, la giornata dedicata a questa eccellenza prettamente made in Italy, in programma il prossimo 25 ottobre.

Più della metà della produzione nazionale (61%) di pasta, nel 2021, è stata destinata ai mercati esteri. Parliamo di circa 2,2 milioni di tonnellate di spaghetti, penne, fusilli & co. proposti quotidianamente nelle case e nei ristoranti di quasi 200 paesi. Trend in crescita anche nel primo semestre 2022 quando, in base alle elaborazioni di Unionfood su dati Istat, le esportazioni di pasta hanno messo a segno un ulteriore aumento del 9%. Tra i mercati strategici primeggiano Germania, Uk, Francia, Usa e Giappone. In rialzo del 40% anche l’export destinato a Colombia, Paesi Bassi e Arabia Saudita.

In voga anche le ricerche online di pasta, come confermato dalle rilevazioni elaborate da Idealo, portale internazionale di comparazione prezzi. Nei primi 10 mesi del 2022 oltre il 6% delle ricerche online in ambito food è legato alla pasta. Il 54% ha a che fare con la pasta senza glutine, mentre cresce l’interesse nei confronti di referenze integrali e biologiche (15%). In rialzo anche il prezzo della pasta online che, sul 2021, registra in media un incremento del +1,7%. Tra gli oltre 300 tipi di pasta presenti sugli scaffali italiani, infine, i fusilli si confermano i più apprezzati dagli italiani. Seguono, in ordine di preferenza, spaghetti, tagliatelle, penne e gnocchi.

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