Washington (Usa) – Nel 2023, 19 nuove aziende hanno avviato la produzione di carne coltivata, portando a 159 il numero delle realtà operanti in questo settore, in 32 Paesi nel mondo. Contemporaneamente, più di 80 aziende specializzate nella realizzazione di alternative plant based sono entrate nel segmento attraverso partnership e accordi di ricerca con produttori di carne coltivata. I dati, pubblicati da Gfi – Good food institute (l’organizzazione che promuove alternative vegetali e cellulari ai prodotti animali), registrano che la maggior parte delle aziende di carne coltivata ha sede in Usa e Canada (48) e in Europa (47). Segue l’Asia, con 34 aziende, Africa e Medio Oriente (17), Australia e Nuova Zelanda (7) e America Latina (6). Secondo il Rapporto di Gfi, gli investimenti di capitale di rischio nella carne coltivata sta tuttavia rallentando. Nel 2022, il capitale investito è stato di 896 milioni di dollari, contro 1,4 miliardi nel 2021. L’investimento più importante del 2022 (pari a 400 milioni di dollari) ha interessato Upside Foods. Tra i maggiori produttori americani di carne coltivata, Upside Foods quest’anno ha ricevuto l’approvazione dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (Usda) per mettere in commercio la carne coltivata di pollo (leggi qui).
Carne coltivata: nel 2023 il numero delle aziende sale a 159. 47 sono in Europa. Ma calano gli investimenti
Margherita Luisetto2023-08-28T12:54:32+02:0028 Agosto 2023 - 12:22|Categorie: Carni|Tag: carne coltivata, gfi, good food institute|
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