Roma – Si fa sempre più forte l’opposizione del governo italiano contro la carne sintetica. Oggi pomeriggio il Consiglio dei ministri valuterà infatti un disegno di legge sugli alimenti sintetici, con divieto di produzione e di immissione sul mercato. Secondo quanto si apprende dall’Agi, che ha avuto modo di visionare la relazione del provvedimento, il divieto “comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi”. Gli operatori che violeranno le disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria “da un minimo di euro 10mila fino ad un massimo di euro 60mila ovvero fino al 10 per cento del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, e alla confisca del prodotto illecito”. Oltre alle sanzioni il governo vorrebbe poi imporre lo stop a contributi, finanziamenti o agevolazioni concessi o erogati da parte dello Stato, da altri enti pubblici o dall’Ue per lo svolgimento di attività imprenditoriali, e la chiusura dello stabilimento di produzione per un periodo minimo da uno a tre anni.
Secondo il governo, “lo status della ricerca degli alimenti sintetici sembra essere ad una fase embrionale, tale per cui non si è nelle condizioni di poter escludere che tali alimenti non abbiano delle conseguenze negative per la salute umana”. Inoltre, in riferimento alla loro sostenibilità, il testo sottolinea che non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino potenziali vantaggi per l’ambiente. Le carni coltivate potrebbero anche richiedere l’uso di antibiotici per garantire ambienti di crescita sterili: i residui di antibiotici potrebbero così persistere nei prodotti e contribuire alla diffusione di agenti patogeni antibiotico-resistenti.
