Cereali: il mercato mondiale è in mano a poche multinazionali

2024-04-18T10:51:25+02:0018 Aprile 2024 - 10:51|Categorie: Dolci&Salati, Grocery|Tag: , , |

Milano – Il mercato dei cereali è frenato dalla guerra tra Russia e Ucraina, che complica l’export da questi due Paesi. A peggiorare la situazione della carenza alimentare causata dai conflitti c’è un mercato in cui poche multinazionali hanno il controllo della produzione e del commercio di cibo. Come riportato pochi giorni fa dall’Unctad (Conferenza delle Nazioni Unite sul commercio e lo sviluppo), circa il 70% del mercato agricolo mondiale è in mano a quattro gruppi: Cargill, Archer Daniels Midland, Bunge e Louis-Dreyfus. Negli ultimi anni di crisi, grazie alla volatilità dei prezzi delle commodity, questo oligopolio ha ricavato extraprofitti, pari a 17 miliardi di dollari di utile cumulato nel 2022 – il triplo del 2020.

Al tempo stesso, come riporta ItaliaOggi, anche le prime nove aziende di fertilizzanti al mondo sono passate dai 14 miliardi di dollari di profitto nel periodo pre-pandemia ai 49 miliardi di dollari del 2022. Secondo il Centro Studi Divulga, il 68% del mercato mondiale degli agrochimici è controllato da 4 player: ChemChina, Bayer, Basf e Corteva. A questi, secondo un report Gift, se ne aggiungono, solo per il business dei fertilizzanti, altri cinque: Nutrien, Yara International, The Mosaic Company, Icl Group e Sociedad Química y Minera de Chile.

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