Cereali: per l’Italia, nel primo quadrimestre importazioni in calo dell’11%

2012-07-17T17:13:37+01:0017 Luglio 2012 - 17:13|Categorie: Mercato|Tag: , , , , , , , |

 

Roma – Nei primi quattro mesi dell’anno, le importazioni di cereali e semi oleosi in Italia  sono diminuite di 613mila tonnellate rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (-11%). E’ quanto emerge da un comunicato di Anacer (Associazione nazionale cerealisti). Nel dettaglio, diminuiscono le importazioni dei cereali in granella, tra cui il granturco (-247.000 t), il grano duro (-180.000 t), l’orzo (-112.000 t) e il grano tenero (-72.000 t). Le importazioni di riso (risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo), risultano in diminuzione rispetto all’anno precedente di 5.700 t. (-15%). Tra gli altri prodotti destinati all’alimentazione animale viene registrato un aumento nelle importazioni dei prodotti trasformati/sostitutivi (+7,3%) e una diminuzione nella crusca (-24%) e nei mangimi a base di cereali (-1,9%). Le esportazioni del settore cerealicolo nel quadrimestre considerato sono diminuite di 241.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2011 (-17%). Risultano in diminuzione soprattutto le vendite all’estero dei cereali in granella (-200.000 tonnellate, di cui -169.000 t. di grano duro e -59.000 t. di mais), dei prodotti trasformati (-18.000 t) e del riso (nel complesso tra risone, semigreggio, semilavorato e lavorato a fondo) di 19.000 tonnellate (-7,1%). Diminuiscono in misura minore le esportazioni di semola di grano duro (-12%) e di mangimi a base di cereali (-2,7%), mentre si confermano sostanzialmente al livello dell’anno precedente le vendite di pasta alimentare. Risultano invece in aumento le esportazioni di farina di grano tenero (+15,7%). (NC)

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