Monteforte d’Alpone (Vr) – L’assemblea dei soci di Collis Veneto Wine Group – una delle principali cantine cooperative venete -, ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio che si è chiuso il 31 luglio 2024, e che registra un fatturato di 219 milioni di euro, in crescita del 5% sull’esercizio precedente, con un utile di gruppo di 1,4 milioni, come riporta Askanews. La percentuale export si attesta al 70% circa.
“Sono orgoglioso del bilancio presentato all’assemblea poiché dimostra il grande impegno del Gruppo affinché la remunerazione delle uve conferite dai propri soci sia sempre motivo di soddisfazione e in linea con le aspettative”, ha commentato Pietro Zambon, presidente di Collis Veneto Wine Group, che rappresenta 6mila ettari di vigneti nelle aree di Verona, Vicenza e Padova, con circa 2mila conferitori e 370 dipendenti. Per un totale di 75 milioni di bottiglie di vino prodotte l’anno. Obiettivo del Gruppo – che conta oggi su cinque cantine, tre centri di imbottigliamento e 36 wine shop a marchio Cantina Veneta in Italia – è di migliorare ulteriormente il processo di selezione delle uve e di vinificazione, “al fine di ottenere vini distintivi e sempre più legati ai territori di provenienza”.
“Stiamo profondendo un importante sforzo organizzativo affinché le operazioni straordinarie realizzate, quale ad esempio la nascita di Collis Heritage che ha visto un anno fa l’unione di Casa Vinicola Sartori e Cantine Riondo, portino a benefici economici da destinare alla nostra base sociale”, ha spiegato l’Ad Pierluigi Guarise (in foto). Collis Veneto Wine Group partecipa il 51% di Cielo e Terra 1908 Benefit Corp. e il 73,3% di Collis Heritage Spa. Secondo l’Ad, l’obiettivo deve essere rafforzare la presenza in Nord America e nei mercati emergenti di India e Asia, con le etichette a marchio Sartori, nome storico della Valpolicella, e dei prodotti di stile contemporaneo proposti da Riondo.
