Roma – Nel primo trimestre del 2025, il settore agroalimentare italiano registra una lieve crescita: il Pil sale dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% su base annua. Aumenta il valore aggiunto di agricoltura (+1,4%) e industria (+1,2%), mentre i servizi calano leggermente (-0,1%). Su base annua, l’agricoltura resta stabile, mentre industria e servizi crescono rispettivamente dell’1,3% e dello 0,4%. Positivi anche gli investimenti fissi lordi (+1,6%) e i consumi finali (+0,1%), sebbene cali la spesa delle famiglie per beni durevoli (-1,3%).
Secondo il bollettino Creagritrend del Crea, tra gennaio e marzo 2025, l’industria alimentare vede aumentare sia la produzione (+2%) sia il fatturato, con un +16% all’estero e +5% sul mercato interno. Nell’industria delle bevande crescono la produzione (+0,4%) e il fatturato estero (+5%), mentre quello interno è in calo.
Le esportazioni agroalimentari crescono del 6,9%, soprattutto verso Stati Uniti (+11%), Spagna (+14,8%) e Polonia (+18,8%). Bene i comparti lattiero-caseari e ortofrutticoli: le mele segnano +18% in valore e +20% in quantità, i kiwi +27% in valore e +12,6% in volume. Le importazioni aumentano però di più (+11,7%), spinte dal caro-prezzi di materie prime come caffè e cacao, in particolare da Spagna, Polonia e Brasile.
“I dati – commenta Andrea Rocchi, presidente Crea – confermano la centralità dell’agroalimentare come motore della ripresa economica nazionale”.