Cso guida ispettori cinesi in Emilia-Romagna per organizzare l’export di pere in Cina

2022-11-10T09:41:47+02:0010 Novembre 2022 - 09:41|Categorie: Ortofrutta|Tag: , , , , , |

Pechino (Cina) – Al fine di dare il via all’esportazione di pere italiane in Cina, l’osservatorio di mercato Cso Italy coordina una visita ispettiva di esperti, rappresentanti dell’Ambasciata e autorità doganali cinesi. Sono stati mostrati frutteti e aziende primarie dell’Emilia-Romagna (in cui si concentra il 70% della produzione nazionale di pere). Gli inviati hanno potuto verificare le misure aziendali messe in atto per prevenire la presenza di organismi ritenuti nocivi dalla Cina e la collaborazione tra imprese e servizio fitosanitario. Attesa per fine 2022 la bozza di protocollo che prevede le condizioni di export delle pere italiane in Cina. Le prime esportazioni potrebbero iniziare verso la fine del prossimo anno, dopodiché toccherà alle mele.

Inoltre, a fine ottobre, Cso ha coordinato, assieme ad Assomela (associazione di produttori di mele), la visita della delegazione ispettiva di Taiwan in Emilia-Romagna, Piemonte e Alto Adige. L’Italia può esportare mele a Taiwan dal 2019, ma per ogni campagna di esportazione ispettori taiwanesi devono effettuare controlli. Cso ha coordinato anche la visita in Emilia-Romagna e Calabria di ispettori della Corea del Sud, dove, per l’export di kiwi, vige la stessa regola della visita ispettiva per ogni singola campagna.

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