• Peste suina

Dg Sante: efficaci le misure per tenere la Psa fuori dagli allevamenti, ma “ritardi e difficoltà” negli abbattimenti

2024-05-14T14:51:24+02:0014 Maggio 2024 - 14:49|Categorie: Carni, in evidenza, Salumi|Tag: , , |

Roma – In seguito all’individuazione dei primi casi di Psa nei suini selvatici nell’Italia continentale a gennaio 2022, le autorità veterinarie “sono in larga misura riuscite a evitare l’ingresso della malattia negli stabilimenti in cui sono detenuti suini”. Così la Relazione finale – pubblicata a fine aprile – su un audit della Dg Sante (Direzione generale per la salute e la sicurezza alimentare) condotto in Italia dal 15 al 27 giugno 2023.

A impedire l’ingresso della malattia negli allevamenti, hanno contribuito soprattutto “un sistema di registrazione degli stabilimenti suinicoli (banca dati) aggiornato e accurato, misure nel complesso efficaci per rafforzare la biosicurezza, sia negli stabilimenti suinicoli sia durante l’attività venatoria, e una politica strategica di spopolamento delle zone infette che ad oggi non consente ancora il ripopolamento”. Queste iniziative “sono state inoltre sostenute da un’attuazione delle attività di sorveglianza nelle regioni visitate nel corso dell’audit che è avvenuta in generale secondo quanto previsto, nonché da una rete di laboratori complessivamente efficace, che ha fornito anche consulenza in ambito epidemiologico”.

Non sono state sufficientemente efficaci, tuttavia, le azioni volte a ridurre la popolazione di suini selvatici e a contrastare la diffusione della malattia, “a causa di ritardi e difficoltà nell’attuazione delle misure contemplate dai programmi di eradicazione regionali”. Come si legge nella Relazione, la scelta di un Commissario straordinario a livello nazionale “dovrebbe migliorare l’efficacia delle misure adottate dalle Regioni”.

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