Roma – Il 90% delle persone conosce i marchi Dop e Igp, il 76% acquista almeno un prodotto con questa denominazione, quasi il 12% almeno dieci. Ma qual è la prospettiva del mercato sui prodotti certificati? I consumatori riconoscono il valore di queste produzioni?
La ricerca ‘Conoscenza e percezione di valore delle denominazioni Dop e Igp tra i consumatori in Italia’, realizzata da Luiss Business School con il supporto di Amazon, offre uno spaccato del rapporto tra gli italiani e i prodotti agroalimentari a denominazione. Anche se i numeri sopra evidenziati sono significativi, dalla ricerca emerge il bisogno di rafforzare la consapevolezza del valore e della specificità. Ad esempio, per il 62% degli intervistati ci sarebbe la necessità di collegare le sigle in modo più diretto alla qualità del prodotto, enfatizzando in termini di comunicazione come questa origine geografica sia fattore di qualità. Una questione esplicativa, poi, è quella dei prezzi: poco più di un quarto dei consumatori ritiene che un prodotto Dop o Igp possa costare oltre il 15% in più rispetto agli altri. La maggioranza degli intervistati (il 35% circa) ritiene che il differenziale di valore economico debba essere compreso tra il 6 e il 10%.