• Maurizio Danese

Danese (Aefi): “Le fiere dialoghino per fare sistema”. Occorre puntare su estero, ipotesi investimenti in Nord Africa

2024-03-27T11:16:46+02:0027 Marzo 2024 - 11:16|Categorie: Fiere, in evidenza|Tag: , , , |

Roma – “È necessario che le fiere dialoghino per far sistema su eventi e veicoli a disposizione. Su questa partita stiamo lavorando col governo”. Così Maurizio Danese (in foto), presidente di Aefi (Associazione esposizioni e fiere italiane), intervistato da Italia Oggi. Secondo cui “oggi il vero obiettivo che le fiere puntano a sviluppare è un mercato che ancora non facciamo: l’estero”. Attualmente, infatti, le cinque fiere più importanti dell’associazione “drenano dall’estero solo il 5% del loro fatturato”, mentre i competitor francesi e tedeschi fanno circa il 30% e gli inglesi l’80%. Si tratta, secondo Danese, di “un enorme gap da recuperare”.

Tracciando un disegno della situazione post-Covid, il presidente di Aefi registra una ripresa del settore, con utili importanti e fatturati in crescita. Tra i lasciti della pandemia, c’è il fatto che “le fiere hanno dovuto parlarsi tra loro”. A proposito dei costi che si sono accumulati (tra Covid e guerra in Ucraina), Danese spiega che i prezzi di vendita “sono stati leggermente ritoccati per allinearli all’inflazione; ma non siamo riusciti a scaricare sui clienti finali il costo dell’energia”.

Infine, riferendosi al Piano Mattei – che intende portare le fiere italiane a organizzare manifestazioni in nove Paesi focus (Algeria, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Kenya, Marocco, Mozambico e Tunisia) – Danese spiega che si sta valutando anche la possibilità di investire per la creazione di siti espositivi in loco, soprattutto in Nord Africa.

Torna in cima