Federdistribuzione perde i pezzi. Dopo Lidl, esce anche Finiper e applica il Ccnl di Confcommercio

2024-04-26T11:24:37+02:0026 Aprile 2024 - 10:27|Categorie: in evidenza, Retail|Tag: , , , , , , |

Roma – Dopo Lidl Italia, anche Finiper esce da Federdistribuzione. A riportare la notizia è il Corriere della sera. Il gruppo fondato da Marco Brunelli (Unes e Iper la grande i) applicherà quindi il contratto di Confcommercio, diventando ‘socio di fatto’ della confederazione guidata da Carlo Sangalli. Da quanto si apprende, sembra che all’origine della decisione potrebbero esserci motivazioni di carattere economico legate al contratto collettivo, rinnovato martedì scorso da Federdistribuzione e sostanzialmente identico a quello di Confcommercio (240 euro di aumento e 350 euro una tantum). Secondo fonti solitamente bene informate, si tratta di una decisione autonoma da parte di Finiper, senza alcuna pressione di Confcommercio, e potrebbero avere influito alcuni aspetti normativi e di ‘peso politico’ della stessa Confcommercio, che si è dimostrata più attenta e lungimirante di Federdistribuzione rispetto alle esigenze del mercato.

Resta il fatto che ci sarebbero molti mal di pancia tra gli associati di Federdistribuzione per la gestione del rinnovo contrattuale. Quindi viene da chiedersi: sono in vista altre fuoriuscite dopo Lidl Italia e Finiper?

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