Ente nazionale risi presenta le prospettive per la campagna risicola 2021/22

2021-12-17T10:46:10+02:0016 Dicembre 2021 - 11:07|Categorie: Grocery|Tag: , , |

Roma – Ente nazionale risi ha presentato ieri, in un incontro in videoconferenza con il Mipaaf, la relazione annuale ‘Riso – Evoluzione di mercato e sue prospettive’ in cui è stato tracciato il bilancio della campagna risicola appena conclusa e sono state analizzate le prospettive dell’attuale campagna di commercializzazione. Ne è emerso che, nel 2021, la superficie investita a riso si è attestata a 227.038 ettari, inferiore di 281 ettari (-0,1%) rispetto al 2020. Si è ridotta di 9.050 ettari (-13%) la superficie del riso Tondo, mentre la riduzione della superficie di riso Medio è risultata più contenuta (-1.715 ettari). In percentuale, il comparto del Medio ha perso quasi il 21% rispetto al 2020. La superficie investita a riso Lungo B è aumentata di 7.080 ettari (+17%) e quella dedicata al riso Lungo A è cresciuta di 3.405 ettari (+3%). Le previsioni elaborate da Ente nazionale risi stimano per la campagna 2021/22 un volume del raccolto pari a 1.464.700 tons di risone, in calo di 62.200 tons (-4%) rispetto alla campagna precedente. Le rese alla lavorazione sono risultate superiori rispetto all’anno prima per il riso Tondo e il riso Lungo B. In leggero calo, invece, la resa complessiva del riso Medio/Lungo A. La produzione netta in riso lavorato è stimata in circa 903.500 tons, in calo del -2,3% sul 2020. In merito alle importazioni da Paesi Ue, Ente nazionale risi stima un volume di 22mila tons, in linea con la campagna precedente. Le importazioni da Paesi terzi dovrebbero invece ammontare a 146mila tons di cui 140mila di riso Lungo B (+10% sull’anno precedente). Le previsioni porterebbero la disponibilità totale a 1.261.700 tons di riso lavorato, in incremento dello 0,5% rispetto alla disponibilità registrata nella precedente campagna di commercializzazione. Si stima inoltre che 915mila tons possano essere collocate sul mercato interno (Italia e altri Paesi Ue), mentre 170mila tons sul mercato dei Paesi terzi, per un collocamento complessivo di 1.085.000 tons, in aumento dell’1,8% rispetto alla campagna precedente. Nello specifico, risulterebbe un minor collocamento dei Tondi (-13.700 tons circa), utilizzati per dolci e minestre, mentre dovrebbe registrarsi un maggior collocamento dei Lunghi B (+26.700 tons), impiegati nella realizzazione di piatti esotici, insalate e contorni, e dei medi e Lunghi A (+6.700 tons), destinati invece ai risotti. L’Associazione valuta infine che se verranno collocate le tons preventivate (1.085.000 t), gli stock finali ammonteranno a circa 176.700 tons, base lavorato, con un calo di circa -7,1% rispetto alle scorte finali della campagna precedente.

 

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