Roma – Il settore ovicaprino è stato escluso dall’ecoschema per il pagamento del premio per il benessere animale e la riduzione degli antibiotici previsto dal Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027. “L’intervento, con il quale si intendono privilegiare gli allevamenti zootecnici che praticano il pascolamento o l’allevamento semibrado, è al momento riservato ai bovini da latte e da carne e ai suini, ma lascia fuori, appunto, il comparto ovicaprino, non considerandolo come uno dei settori che può contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali della Pac”, evidenzia Franco Verrascina, presidente di Copagri, in una nota in cui esprime tutto il suo disappunto. “Proprio il pascolamento, invece, conferisce sia alle carni che al latte ovicaprini, e conseguentemente alle produzioni lattiero casearie, caratteristiche qualitative molto apprezzate dal mercato nazionale ed estero; non a caso sono registrati in Italia ben tre Igp relative alle carni di agnello e 11 Dop per i formaggi”, continua il presidente. Che fa quindi appello al Mipaaf affinché riveda le proprie scelte.
Escluso il comparto ovicaprino dall’ecoschema previsto dal Pns della Pac
RepartoGrafico2022-01-04T11:47:17+02:004 Gennaio 2022 - 11:47|Categorie: Carni, Formaggi|Tag: comparto ovicaprino, copagri, Franco Verrascina, pac, piano strategico nazionale, pns|
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