Di Luigi Rubinelli
86 negozi di Esselunga sul totale rete vendita hanno un’enoteca, con tre tipi di esposizione, bassa, media (i rack neri) e alta (quella con esposizione sdraiata nei rack di legno verde).
Mediamente il reparto vini è su 250 mq con 1.000 referenze. L’assortimento ha una forte vocazione territoriale, ovviamente e lo si vede bene soprattutto in alcune regioni.
Gli 86 negozi sono presieduti da sommelier formati AIS.
Esselunga ha da tempo un rapporto privilegiato con una serie di produttori che controllano tutta la filiera del vino e con i quali vengono prodotti una serie di vini in esclusiva.
Negli 11 La Esse oggi esistenti oltre alla normale esposizione di vini esiste un vero e proprio caveau con 100 referenze selezionate e in gran parte non presenti nei superstore, tipo Giulio Ferrari Riserva o Chateau Mouton Rotchild, Sassicaia, ecc
Da dove nasce il progetto dell’Enoteca Esselunga
Direi che la vocazione a vendere vino in Gdo, in modo specialistico, seppur in presenza di un mercato di massa, in Esselunga raggiunge i suoi apici. Avevamo già tentato di capire quanto vino Esselunga vendesse (leggi qui), è stato un calcolo lungo e periglioso; immaginiamo l’azienda abbia letto l’articolo ma non l’ha commentato, evidentemente più o meno i numeri erano giusti. Bisogna poi tenere presente che nei tre anni di lockdown dovuti alla pandemia da Covid, i produttori e i fornitori di vino hanno spostato ingenti quantità di prodotto dall’Horeca alla Gdo.
Una conferma che l’azienda va anche in questa direzione di espansione è la notizia che Esselunga starebbe aprendo un sito on line di vendita, dedicato proprio al mondo del vino. Il nome potrebbe essere Enoteca Esselunga e l’insegna starebbe selezionando i fornitori con molta pignoleria cercando i vini e i brand leader nelle varie regioni.
Il magazzino di consegna e di logistica dovrebbe essere a Lallio, in provincia di Bergamo.
Probabilmente le vendite inizieranno, dopo una vasta campagna di comunicazione, a luglio o a settembre. Il periodo è eccellente perché le cantine di produzione dovrebbero avere in stoccaggio il 20-30% di invenduto e aspettano compratori.
