Roma – Il 31 marzo scadrà l’obbligo di indicazione di origine in etichetta per la pasta. L’adempimento faceva riferimento al Regolamento n. 1169 del 2011 e prevedeva una serie di misure sperimentali che permettevano a ogni Stato membro dell’Unione europea di arricchire ed eventualmente aumentare le informazioni e i dettagli da indicare sull’etichetta di pasta, riso, latte, passata di pomodoro, relativamente alla materia prima usata. Dal 1° aprile, dunque, dovrebbe entrare in vigore una nuova etichettatura di origine, condivisa dall’Ue: lo stabilisce il regolamento esecutivo UE 775/2018, nel quale si prevede che l’obbligo di indicare la provenienza della materia prima sarà valido solo in alcune circostanze, e più precisamente quando il consumatore può essere tratto in inganno da un simbolo sulla confezione (ad esempio la bandiera tricolore). Il nuovo regolamento, comunque, non è applicato a prodotti Dop, Igp e Stg né a quelli con marchio registrato che indica già la provenienza del prodotto.
Etichetta pasta: il 31 marzo scade l’obbligo di indicazione di origine
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