Roma – Anche l’Aiab, associazione italiana per l’agricoltura biologica, interviene sull’inchiesta del falso bio realizzata dalla trasmissione televisiva Report. In una nota, il presidente Vincenzo Vizioli esordisce: “Il bio cresce implacabilmente, ormai lo hanno capito tutti. Un mercato che vale 4,3 miliardi di euro, 60 mila aziende, 1,5 milioni di ettari di terreno, consumi aumentati del 21% nei primi 6 mesi del 2016, con un numero di famiglie che acquistano bio salite a oltre 19 milioni. Lo ha capito soprattutto chi ha deciso di cavalcare l’onda del business. Magari bypassando tutto o parte di ciò che rende i prodotti biologici più sani e più sicuri di quelli convenzionali”. Il numero uno di Aiab, poi, prosegue: “Siamo molto coscienti che una crescita così imperiosa comporti anche dei rischi se non governata, indirizzata, supportata tecnicamente, controllata e sostenuta con ricerca e sperimentazione. La nuova ‘fame di prodotto’ per il posizionamento di grandi marchi e distribuzione organizzata, rischia di far prendere scorciatoie pericolose”. Da qui l’appello alle istituzioni: “Chiediamo nuovamente agli organismi di controllo di farsi veri garanti del sistema”, sottolinea Vizioli. “Avendo da subito un cambio di passo verso la terzietà, pari a quello che sta avendo, nel settore, tutto il settore produttivo e distributivo”.
Falso grano bio: l’appello di Aiab alle istituzioni
RepartoGrafico2016-10-13T10:29:24+02:0013 Ottobre 2016 - 10:29|Categorie: Bio, Dolci&Salati, Pasta e riso|Tag: Aiab, associazione italiana per l’agricoltura biologica, falso grano bio, Inchiesta, Report, Vincenzo Vizioli|
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