Falso succo di mela spacciato per bio: l’Icqrf svela maxi frode

2019-06-26T09:30:59+02:0026 Giugno 2019 - 09:30|Categorie: Bio|Tag: , , , , , , , |

Pisa – Una maxi frode nella produzione e commercializzazione di succo concentrato di mela, sofisticato con acqua e sostanze zuccherine, poi falsamente dichiarato come biologico di origine europea. È quella scoperta a Pisa dall’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf), in collaborazione con i militari del nucleo di Polizia economico finanziaria della Guardia di finanza. L’operazione, diretta dalla Procura della repubblica della città toscana e denominata Bad Juice, ha condotto al sequestro di beni per oltre 6,5 milioni di euro, con le indagini che hanno portato all’esecuzione di nove ordinanze di custodia cautelare. Bloccato oltre un milione e 400mila kg di prodotto falso bio (succhi, confetture e conserve alimentari), che è da successive rilevazioni è risultato non essere neanche “comunitario”. Come riporta il quotidiano La Nazione, le referenze commercializzate erano ottenute da materia prima non idonea e lavorate da aziende gestite direttamente dall’Italia da una coppia di fratelli imprenditori pisani, ma localizzate in Serbia e in Croazia. Poi, con la collaborazione attiva dei dipendenti italiani e false documentazioni, la referenza era venduta ad aziende leader nel settore alimentare del Bel Paese. “Il nostro sistema di controlli è riconosciuto tra i migliori al mondo e, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato”, ha commentato il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Che ha sottolineato come nei primi quattro mesi del 2019, sullo stesso periodo dello scorso anno, l’Icqrf abbia incrementato del 15% i controlli sul biologico, con un aumento del 23% degli operatori controllati.

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