Roma – Secondo le più recenti previsioni dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao), il 2017 sarà segnato da una forte crescita del commercio mondiale di carne suina, con un incremento stimato del 4,1% e 8,6 milioni di tonnellate commercializzate. Nell’ultimo rapporto biennale Food outlook, l’organizzazione sostiene che l’aumento avverrà nonostante la produzione mondiale di carni suine sia prevista in diminuzione di quasi l’1% rispetto allo scorso anno. A trainare il commercio globale del comparto sarà principalmente la domanda della Cina, prevista in aumento del 12%, anche in conseguenza del calo della produzione interna dovuto a nuove normative ambientali. Con la richiesta in aumento da parte di Giappone, Corea del Sud e Filippine, si prevedono incrementi delle quote export di Stati Uniti (+8,4%), Brasile (+10%) e Canada (+3,6%). In Europa, nel 2017, la produzione mondiale si stima invariata a 23,3 milioni di tonnellate a causa della diminuzione di scrofe e suinetti, così come le esportazioni potrebbero rimanere a quota 3,1 milioni di tonnellate. La produzione di carne suina cinese dovrebbe diminuire del 3,9%, per assestarsi a 49,8 milioni di tonnellate. Tuttavia, la Fao prevede che la ristrutturazione dell’industria cinese delle carni suine porrà le basi per una futura espansione, grazie ad una maggiore efficienza e a maggiori economie di scala.
Fao: +12% per la domanda cinese di carni suine nel 2017
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