Milano – Oscar Farinetti a tutto campo in un’intervista al sito Ultima bozza. Il fondatore di Eataly affronta una serie di temi di stretta attualità come l’agricoltura biologica, la carne sintetica, l’Italian Sounding, l’educazione alimentare e molto altro. “Sarei per dichiarare tutta l’Italia ‘biologica’: incentivare prima e obbligare poi a trasformare tutta l’agricoltura italiana in bio. È una cosa che si può fare perché abbiamo la fortuna di essere l’unica penisola che viaggia da sola dentro un mare. Isolati dal resto e quindi incontaminati”. In realtà non siamo proprio un isolotto sperduto nell’oceano indiano, caro Oscar, ma uno Stato che storicamente ha avuto sempre moltissime connessioni con i popoli stranieri, nel bene e nel male. In più la nostra dipendenza da materie prime estere è arcinota. E dunque questa natura “incontaminata” dell’Italia non so dove l’abbia vista.
A fronte dell’obiezione sul prezzo alto dei prodotti bio, Farinetti argomenta: “Il nostro cavallo di battaglia è che bisogna mangiare metà cose che costino il doppio. Questo è il futuro. Intanto stiamo mangiando tutti troppo, no? Noi abbiamo dimostrato chiaramente che una fetta di pane da farine biologiche ‘fatto da Dio’ con sopra della marmellata biologica, costa la metà di una merendina industriale ed è molto più sano“, prosegue Oscar. “Siamo vittime, in generale, non solo nella carne ma in tutta l’alimentazione. Giustamente il governo fa questa battaglia sulla carne sintetica. Però poi produciamo con la sintesi una marea di roba, dalle merendine industriali a certi cibi confezionati e nettamente sbagliati“.
Eppure proprio il fondatore di Eataly, un paio di mesi fa, tesseva le lodi di Ferrero, multinazionale di Alba nota appunto per le temibili (secondo il nostro Oscar) “merendine industriali” e per essere una fucina di “cibi confezionati”. E certo non per essere un alfiere del cibo biologico, qualcuno lo dica a Farinetti…
