Bologna – Fanno discutere gli obiettivi del Farm to Fork. Se da un lato gli agricoltori cooperativi di sei nazioni, compresa l’Italia, scrivono a Bruxelles per chiedere più gradualità, dall’altro le associazioni ambientaliste e del biologico, in una lettera indirizzata alla presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, invocano più rigore ancora e, soprattutto, chiedono che venga rivista la decisione presa dall’Europarlamento di non inserire come obbligatori gli obiettivi del Farm to Fork all’interno della riforma della Pac appena votata. Tra i firmatari della missiva indirizzata alla Von der Leyen: Wwf, Slow Food, Legambiente e FederBio. Quest’ultimo, guidato dalla presidente Maria Grazia Mammuccini, sostiene fortemente l’obiettivo per l’Italia di raggiungere il 30% di campi biologici coltivati entro il 2030. Inoltre, l’associazione ha appena inviato al governo le proposte di emendamento alla legge di Bilancio per il 2021: “Chiediamo la dotazione di un fondo di 30 milioni di euro dedicato a favorire lo sviluppo delle filiere agricole biologiche. Proponiamo anche l’applicazione dell’Iva agevolata del 2% sui prodotti ortofrutticoli bio, in modo da incentivarne il consumo e chiediamo l’azzeramento dei costi di certificazione obbligatoria utilizzando il credito d’imposta”, racconta Maria Grazia Mammuccini.
Farm to Fork: le associazioni ambientaliste scrivono alla Commissione. FederBio invia al governo le proposte per la Legge di Bilancio 2021
RepartoGrafico2020-12-04T11:47:29+02:004 Dicembre 2020 - 11:47|Categorie: Bio|Tag: farm to fork, Federbio, legge di bilancio, Maria Grazia Mammuccini|
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