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Federbio: “Il rilancio dei consumi bio non può prescindere da una riforma del sistema di certificazione”

2023-07-27T16:34:14+02:0027 Luglio 2023 - 16:24|Categorie: Bio|Tag: , , |

Bologna – Sono diversi i punti chiave che FederBio pone al centro della proposta di riforma del sistema di certificazione di settore trasmessa al Sottosegretario di Stato Luigi D’Eramo e agli assessori regionali all’agricoltura: istituire un sistema unico di certificazione, riorganizzare l’apparato di vigilanza, rendere effettiva la cooperazione con e fra le Autorità competenti e tanta innovazione digitale e semplificazione.

In una nota stampa diffusa dalla Federazione, poi, viene sottolineato anche quanto sia necessario che il sistema di certificazione sia basato su procedure e metodologie uniche e non lasciate alla discrezionalità dei diversi organi di certificazione che, ad oggi, operano senza un coordinamento. Fondamentale, infine, puntare sulla formazione degli operatori, sull’utilizzo di piattaforme di scambio e validazione di dati e informazione e utilizzare tariffari unici approvati dallo Stato. Affiancati da una chiara ripartizione di responsabilità tra operatori e organismi di certificazione.

Il rilancio dei consumi bio non può prescindere da una significativa riforma del sistema di certificazione che consolidi la fiducia dei cittadini”, sottolinea Maria Grazia Mammuccini (in foto), presidente di FederBio. “Occorre puntare sull’innovazione digitale per garantire tracciabilità e trasparenza verso i consumatori e semplificazione degli adempimenti per le imprese e per gli agricoltori”. “Questa riforma va inserita nel Piano d’azione nazionale per il biologico a sostegno della transizione ecologica e per centrare l’obiettivo del 25% di Sau biologica entro il 2027”, evidenzia invece Paolo Carnemolla, segretario generale FederBio. “Il biologico necessita di un sistema di certificazione efficace e imparziale, senza costi aggiuntivi che inciderebbero sul prezzo finale dei prodotti“.

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