Tutto pronto per il rilancio (l’ennesimo) del parco agroalimentare bolognese. Si chiamerà Grand Tour Italia. Farinetti si gioca il tutto per tutto. Il rebranding, la campagna di comunicazione con Roversi e l’inaugurazione del 5 settembre.
Fico atto terzo. Lo sappiamo, non si chiama più Fico ma Grand Tour Italia. Eppure nell’immaginario collettivo – o almeno in quello di chi dal 2017 ha seguito le mirabolanti vicende del parco agroalimentare bolognese – resterà sempre Fico, o per completezza Fico Eataly World.
Torniamo a parlarne, ancora una volta, perché tutto è pronto per la grande apertura al pubblico, il 5 settembre, del faraonico progetto di Oscar Farinetti, che lo scorso 18 febbraio chiudeva definitivamente i battenti dopo le prime due travagliate esperienze. In occasione della presentazione di Grand Tour Italia alla stampa, il 21 maggio scorso, Farinetti aveva individuato in “passi, fiducia e fortuna” le tre parole chiave di questa nuova avventura: “Il parco si percorre con 5mila passi, noi intendiamo stringere un nuovo patto di fiducia con i visitatori, e poi ci vuole anche fortuna, naturalmente”. Quanto alla precedente gestione, Farinetti si era assunto “la totale responsabilità” del fallimento. Perché di questo, in fondo, stiamo parlando. “Fico è rimasto incompiuto, ma d’altra parte non conosco nessun grande imprenditore che non abbia fallito almeno una volta. Puntiamo ad avere 1 milione di visitatori, di cui 500mila stranieri l’anno prossimo. Con un fatturato di 30 milioni di euro”.
Previsioni che riportano subito alla mente i roboanti numeri con cui Fico era stato lanciato nell’ormai lontano 2017: 6 milioni di visitatori l’anno. Una cifra astronomica, che si era presto scontrata con la realtà di una proposta da subito non troppo chiara: un centro commerciale? Una fattoria didattica? Una meta turistica?. Poi la chiusura nel 2020, in piena pandemia, e il rilancio nel 2021 con il nuovo Ad Stefano Cigarini (già Ad del parco divertimenti Cinecittàworld) con l’idea di trasformare Fico in un parco giochi a tema, una ‘Disneyland del cibo’ come in tanti l’hanno definita. Un nuovo buco nell’acqua. Ed ecco allora che nel 2023 Farinetti decide di riprendere in mano la situazione, acquisendo il 100% del parco e progettando un nuovo, grande rilancio.
E torniamo così al presente. Da un po’ di giorni a questa parte, Grand Tour Italia ha iniziato a ‘spingere’ con una campagna di comunicazione che ha come protagonista il testimonial Patrizio Roversi. Un lancio mediatico che coinvolge tutti i canali di comunicazione, dalla radio alla carta stampata, e che gioca proprio sul tema della fortuna. “Che fortuna, ci sono tutte le regioni, tutte le osterie, i prodotti tipici… Che fortuna la bellezza dell’Italia. Che fortuna vivere in Italia. E chi ha avuto tanta fortuna deve farsela perdonare. Un brindisi alla fortuna, cin cin!”, recita nello spot. Ma cosa si troverà, quindi, all’interno del nuovo Fico? Uno spazio dedicato a ognuna delle nostre 20 regioni, che comprende un’area di promozione turistica, un’osteria tipica con gestione e menù che variano periodicamente, un mercato con prodotti tipici regionali e un’area didattica curata dai partner Scuola Holden di Torino, Coldiretti e Slow Food. E ancora uno spazio espositivo dedicato all’arte e alla fotografia curato da Earth Foundation; un centro congressi; una pista di go kart elettrici e il parco giochi Luna Farm. Insomma, una versione rivisitata ma non certo rivoluzionaria rispetto al passato. Una differenza però c’è: l’ingresso e il parcheggio saranno gratuiti.
“Mi sono imbarcato in questa cosa e devo fare bella figura, il motivo principale è l’onore”, diceva a febbraio Farinetti, giustamente incalzato dai giornalisti sul perché abbia deciso di impuntarsi su questo progetto. “Ci sarà chi si mette a ridere sentendomi parlare di onore ma è così, voglio dimostrare che Fico era una buona idea ma che ha bisogno di una trasformazione”.
A noi, che in questi sette anni su Fico ne abbiamo viste, lette e scritte tante di cose, risulta difficile credere in un simile miracolo. Uno dei grandi e irrisolvibili problemi del parco, è sempre stata la sua sfortunata posizione. Lontana dal centro, lontana dal mare, lontana da qualsiasi attrattiva commerciale o turistica. Ma speriamo anche di sbagliarci. E che di Grand Tour Italia, alias Fico, si possa dire ‘Buona la terza’.
Immagine: area stampa di Grand Tour Italia