Frigerio vs Santambrogio

2023-06-23T11:51:57+02:0023 Giugno 2023 - 12:34|Categorie: Aperture del venerdì, in evidenza, Retail|Tag: , , |

Una simpatica tenzone fra il nostro editore e l’amministratore delegato di VéGé. A tema i listini e le marginalità. Con qualche deriva calcistica rossonerazzurra. Fosse sempre così il dialogo tra le parti…

Tutto comincia su Linkedin. Giorgio Santambrogio, Ad di VéGé, commenta così, con un post, un suo articolo su Food: “Il nostro settore, del FMGC, è responsabile solo dell’8% del monte aumento mensile che una famiglia ha dovuto sopportare lo scorso anno, ma sembra invece, mediaticamente parlando, che il carrello della spesa sia il male dell’Italia. Beh: una prima possibile soluzione la ipotizzo nell’articolo. Se gli amici dell’industria iniziano ad abbassare i listini, noi si trasferisce integralmente questo saving ai clienti e una prima spallata alla dinamica inflativa si può avere. Che ne dite? Troppo innovativa questa soluzione?”.

Gli risponde Angelo Frigerio, direttore di alimentando: “Carissimo amico rossonero (a proposito, zero tituli quest’anno) cominciamo magari anche a ridurre certe marginalità su determinati prodotti. Ismea racconta che sul prodotto prosciutto cotto alta qualità la Gd ha un margine del 51%. Sui freschi freschissimi è la regola, o quasi. Attendo dunque qualche insegna che cominci. Così si potrà scatenare un effetto domino che, come dici tu, porterà ancora più onore all’intera business community”.

Una provocazione, a cui Santambrogio controrisponde: “Carissimo Angelo, amico nerazzurro, il gioco del calcio non è come nelle bocce dove vince chi più si avvicina e quindi ogni riferimento ad Istanbul è palese. Per ciò che invece concerne quanto Ismea ha presentato in merito al mercato dei salumi nell’assemblea di Assica, l’osservazione è molto semplice e la sanno tutti, senza bisogno di speculare. Da quello che viene definito ‘immenso margine’ tutti sappiamo che ci sono, nel banco servito, una serie infinita di costi da considerare. Sfridi di lavorazione che possono arrivare fino al 20%, calo peso naturale dei prodotti, in alcuni casi fino al 10%, costo del lavoro di addetti qualificati. Spesso il banco servito ha un conto economico di reparto negativo. Quindi questi dati di margine al 50% sono una distorsione della realtà, non tengono conto dell’impatto organizzativo del banco servito. In ogni caso, probabilmente non solo per il mio appello, ma per la logica del mercato, qualche primo cambiamento lo stiamo notando. Qualche Industria, forse per calo drammatico di volumi, propone canvass continuativi o simil listini abbassati. Che sia il sassolino che possa diventare positiva frana deflativa?”.

Immediata la controreplica di Frigerio: “Carissimo Giorgio, sempre amico rossonero, hai perfettamente ragione: infatti noi bauscia non siamo andati vicino ma abbiamo vinto Coppa Italia e Supercoppa. Non solo, siamo arrivati terzi in Campionato meritandoci un posto in Champions. Voi invece ci siete arrivati vicino e solo la penalizzazione della Juventus (scandalosa) vi ha permesso un posticino sempre nella prossima Champions. Ma torniamo al prosciutto cotto. Vere le osservazioni che fai tu. Un po’ meno le percentuali. E’ chiaro che si deve lavorare sulla gestione e sull’efficienza. Altrimenti si perde. Insomma, la Gd non deve fare come il Milan. Che compra De Ketelaere a 35 milioni di euro e poi lo fa stare in panchina perché è un pippone. E in tutto il Campionato fa solo un assist… Mi fermo qui. In quanto ci sarebbe da discutere sulle marginalità delle vaschette. Lì non ci sono costi. Quello è il vostro vero Tonali…”.

Torna in cima