Gdo e biologico: la sfida è legata alla sostenibilità

2021-05-20T17:03:11+02:0020 Maggio 2021 - 17:00|Categorie: Bio, in evidenza|Tag: , , , |

Verona – Settore in costante crescita, il biologico è chiamato a declinare sempre più anche altri valori, a partire dalla sostenibilità, la lotta agli sprechi, l’uso razionale delle risorse. Una sfida che coinvolge non soltanto i produttori, ma tutta la catena di approvvigionamento, grande distribuzione compresa. È quanto emerso durante il webinar ‘Biologico e sostenibilità: insieme nella Gdo’, organizzato da It’s Organic, progetto di promozione del prodotto biologico, nell’ambito del ciclo di appuntamenti online di B/Open, rassegna di Veronafiere dedicata al bio food e al natural self-care, in scena, in presenza, i prossimi 9 e 10 novembre. “Il mondo del biologico è sempre più eterogeneo e dinamico, sostenuto da politiche internazionali e con un volume di acquisti che, ormai, non sono più di nicchia: nel 2020 il 90% dei consumatori ha comprato più di tre volte un prodotto biologico. Nemmeno il Covid, con le sue difficoltà, ha scalfito la consolidata propensione al biologico nei comportamenti di acquisto e di consumo”, ha specificato Marilena Colussi, ricercatrice e brand consultant food&drink, retail e social MC. Tuttavia, complici anche gli enormi cambiamenti provocati dalla pandemia sia nel modo di fare la spesa (scelte di prossimità, acquisti online, contenimento dei costi) sia nel modo di vedere e percepire i valori del biologico, “si è alzata l’asticella delle richieste e delle aspettative da parte di molti consumatori, che chiedono prodotti più sostenibili, sani, sicuri, efficaci”, ha proseguito Marilena Colussi. Che ha spiegato come sia emersa una dimensione etica della sostenibilità. Le scelte dei consumatori, infatti, sono orientate verso prodotti più sostenibili, ottenuti con meno sprechi. Il trend è meno quantità e più qualità nelle sue declinazioni di naturalità, tipicità, ma anche attenzione ad aspetti funzionali e salutistici, a una dimensione più green che si estende al rispetto sociale e delle politiche di lavoro, al benessere animale, al corretto utilizzo delle risorse naturali, al packaging. Anche una maggiore ricerca di sapori e un’attenzione all’equilibrio economico dei prodotti sono due variabili che il consumatore in era Covid ha posto sotto i riflettori.

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