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Gfi: per il 69% degli italiani, il meat sounding non è un problema

2024-07-25T12:21:52+02:0025 Luglio 2024 - 11:57|Categorie: Carni, Salumi|Tag: , , |

Roma – Secondo il 69% degli italiani, termini come ‘hamburger vegetale’ o ‘salsiccia vegana’ possono descrivere alimenti plant-based senza problemi. Non solo: il 68% pensa che le aziende dovrebbero poterli impiegare liberamente, mentre solo il 21% è favorevole al loro divieto. Questi i dati raccolti da YouGov per Good Food Institute (Gfi) lo scorso aprile, su un campione di oltre mille italiani maggiorenni. A riportarli è la testata online ‘Il fatto alimentare’.

Dunque, il cosiddetto ‘meat sounding’, ovvero la pratica di riferirsi ad alimenti 100% vegetali con i nomi tipici di carni e salumi, non confonderebbe la maggior parte degli italiani. Anzi, secondo Francesca Gallelli, consulente per gli affari pubblici del Good Food Institute Europe, questa è “un’ulteriore conferma che il divieto dei termini meat sounding non introduce alcuna tutela necessaria, anzi è destinato a creare confusione, complicando l’accesso a prodotti che svolgono un ruolo chiave nel diversificare e rendere più sostenibile la nostra alimentazione”.

Secondo la maggior parte degli intervistati (70%), inoltre, nel nostro Paese si mangia troppa carne, mentre il 60% intende diminuirne il consumo nel giro di due anni. Numeri che confermano i risultati a cui era giunto uno studio del Crea del 2023, secondo cui il 57% degli italiani aveva ridotto la presenza di carne nella propria dieta.

A febbraio, anche il Monitor Ortofrutta di Agroter aveva mostrato che per il 53% degli italiani il meat sounding non genera confusione.

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