Gruppo Jubatti: al via il passaporto digitale delle carni per una maggiore trasparenza di filiera

2021-07-07T10:58:28+02:007 Luglio 2021 - 10:58|Categorie: Carni, in evidenza|Tag: , , |

Milano – Per garantire ai consumatori la trasparenza e la qualità della propria carne bovina, il Gruppo Jubatti ha avviato un importante progetto di tracciabilità agroalimentare con blockchain. Grazie all’idea e alla coordinazione della società Consulenza e Risorse, e con il coinvolgimento della startup Farzati Tech, il Gruppo risponde alla crescente necessità di conoscere il ciclo di vita dei prodotti dall’origine alla tavola. La soluzione adottata, che si chiama BluDev di Farzati Tech, sfrutta le potenzialità di alcune tecnologie brevettate di ultima generazione, capaci di individuare l’origine unica dei prodotti e di catalogarli, creando per ciascuno di essi un’impronta digitale, grazie a prelievi e analisi nel tempo. Come fanno sapere dall’azienda, nella prima fase del progetto sono stati individuati alcuni bovini per lo più di razza limousine a cui saranno applicati dei chip al loro arrivo nelle stalle. Da qui in poi tutte le fasi, incluse la macellazione, la lavorazione, il packaging e il trasporto a temperatura fino ai canali di distribuzione, saranno sempre tracciate con l’assegnazione del foodpassport, certificato tramite blockchain. Il foodpassport, assegnato a ogni lotto di carne, raccoglie e conserva in un ID digitale unico, tutte le caratteristiche verificate e certificate di un prodotto, consultabili dal consumatore semplicemente tramite la scansione di un QR Code che sarà apposto sull’etichetta della confezione.

 

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