Il rincaro dei prezzi pesa su olio e grano tenero. Del Ferraro (Assitol): “Dobbiamo rimettere l’Europa al centro dei nostri investimenti”

2021-06-22T14:52:09+01:0022 Giugno 2021 - 14:51|Categorie: Dolci&Salati, Grocery|Tag: , , , |

Roma – Puntare sul Vecchio continente per combattere l’aumento dei prezzi delle materie prime. È questo il punto saliente emerso oggi in occasione dell’assemblea generale di Assitol (Associazione italiana dell’industria olearia). La pandemia ha provocato continue difficoltà nella logistica e a pesare sulla ripresa sono i rincari delle materie prime. I dati Ismea/Fao sottolineano che, da maggio 2020, tutte le commodity agricole hanno registrato un incremento costante sui mercati internazionali: +124,5% gli oli vegetali, +57,3% lo zucchero, +36% i cereali. Il prezzo della soia è arrivato ai massimi storici (+60%). Situazione simile per il mais e per il grano tenero, che ha visto aumentare le quotazioni del 40%. Criticità importanti anche per il settore dell’olio di oliva: a causa della campagna di scarica e del difficile reperimento del personale da impiegare nei campi, i quantitativi sono diminuiti del 30%. “Non tutti i settori ripartiranno insieme, ma in ogni caso occorre riscrivere il nostro modello produttivo sulla base della lezione del Covid, da un lato incrementando le produzioni locali, dall’altro rimettendo l’Europa al centro delle nostre strategie e dei nostri investimenti”, spiega Marcello Del Ferraro, presidente Assitol. “Con coraggio, dobbiamo immaginare il nostro futuro puntando sulla collaborazione europea per garantire la sicurezza degli approvvigionamenti alle aziende e ai consumatori. Su questo modello, è necessario riavviare il dialogo. Progetti come Green Deal e Farm to fork sono pensati proprio nell’ottica di filiera e possono aiutare le nostre aziende a recuperare competitività”.

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