In calo produzione ed export di carne avicola russa: tra le cause, l’influenza aviaria e i rapporti con la Cina

2021-08-24T10:34:55+02:0024 Agosto 2021 - 12:00|Categorie: Carni|Tag: |

Mosca – Nella prima parte del 2021 la produzione e le esportazioni di carne avicola russa sono diminuite. All’inizio dell’anno la produzione di pollame russa ha registrato un calo del 6,2% e, nel corso del primo semestre, una diminuzione del 2,44% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come spiega Sergey Lakhtyuknov, general director di Russian National Union of Poultry Producers, il crollo della produzione sarebbe causato da numerosi fattori, tra cui l’epidemia di influenza aviaria e l’aumento senza precedenti dei costi di produzione. Secondo una ricerca condotta dall’università economica russa Plekhanov, entro la fine del 2021 i prezzi aumenteranno del 20-22% rispetto al livello dello scorso anno, soprattutto a causa dell’incremento dei prezzi dei cereali e mangimi e dei costi di elettricità, carburante e logistica. Anche sul fronte dell’export i dati sono negativi. Come confermato dalle stime del governo russo, nei primi sei mesi del 2021 la Russia ha esportato 132mila tonnellate di pollame, il 6,6% in meno rispetto allo stesso periodo del 2020 (-7,2% a valore). Il principale fattore che avrebbe spinto al ribasso l’export è da ricercarsi nella diminuzione degli invii di pollame verso la Cina, scesi del 22%. Come spiegato da Sergey Yushin, presidente della Russian National Meat Association, il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato da un forte calo dei prezzi della carne di maiale in Cina che ha fatto scendere anche i prezzi del pollame locale. Un fattore, questo, che avrebbe ridotto la quantità di carne avicola esportata dalla Russia alla Cina.

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