Rimini – È partito il Poultry forum & B2B, da mercoledì 8 maggio a venerdì 10 maggio al Rimini Expo Centre, con il convegno dedicato all’andamento del settore avicolo e la presentazione dello studio Ismea da parte di Fabio Del Bravo.
Nel 2023 l’Italia ha registrato un aumento della produzione di carne avicola del 9,9% sul 2022, posizionandosi così al quinto posto in Europa, con una quota del 10%. Anche i consumi medi pro capite sono in crescita, in parte grazie al lieve ridimensionamento dei prezzi.
Le carni bianche sono le proteine animali che hanno mostrato la migliore performance negli ultimi cinque anni: il consumo medio pro capite ha superato, nel 2023, i 21,4 chili (+5,9% sul 2022), mentre le carni bovine e le carni fresche suine si sono fermate, rispettivamente, a 16,1 chili e 11,5 chili. Per il pollame tornano ad essere apprezzati i tagli classici: l’incremento dei volumi è pari a 13,4%, mentre gli elaborati sono cresciuti dell’8,1%. “Gli acquisti di carni bianche crescono del 4,6% a volume. L’export è in crescita del 29%, grazie alla competitività del nostro comparto”, ha dichiarato Antonio Forlini, presidente di Unaitalia.
Le uova si dimostrano un alimento sempre più apprezzato dagli italiani, che ne consumano mediamente oltre 13,6 chili all’anno: +4,5% nel consumo domestico rispetto al 2022. “Nell’ultima annata, la crisi economica ha spinto le famiglie verso l’acquisto di uova favorite dal basso costo rispetto all’apporto proteico e dalla versatilità di utilizzo”, ha commentato Gianluca Bagnara, presidente di Assoavi.
In foto: Antonio Forlini, presidente Unaitalia