Modena – Il prezzo del latte alla stalla è aumentato nei principali paesi esportatori a livello mondiale. E la crescita non si arresta. A segnalarlo è Clal. A causa dell’impennata dei costi delle materie prime, infatti, numerose aziende agricole si sono trovate a ridurre la mandria e, conseguentemente, le produzioni di latte. E’ quanto è avvenuto, ad esempio, in Francia, Germania e Paesi Bassi, che nel 2021 hanno diminuito le produzioni rispettivamente di -1,3%, -1,7% e -2,6% rispetto al 2020. La minore offerta ha causato pressioni al rialzo sul prezzo del latte a livello Ue-27, la cui media è aumentata di 3,40 euro/100 kg. Le minori produzioni nei principali Paesi produttori europei sono state compensate dall’aumento in altri Paesi che storicamente producevano meno. Tra questi spicca l’Italia, che ha portato il suo livello di autosufficienza al 95%. Nelle ultime settimane, comunque, si sta assistendo a un recupero delle produzioni in Oceania. Infatti, i prezzi sostenuti hanno incoraggiato gli allevatori a ridurre le macellazioni e a produrre di più. Nei prossimi mesi potrebbe ulteriormente crescere la produzione mondiale. Aleggia, però, lo spettro dei maggiori costi di produzione, di trasporto e degli imballaggi.
L’aumento dei prezzi del latte a livello globale spinge la produzione
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