Milano – Con il passare dei giorni, sembra attenuarsi leggermente l’effetto sui consumi della pubblicazione della Iarc relativa alla relazione tra consumi di carne e l’insorgenza di alcuni tumori. Secondo le rilevazioni Iri, riportate da Assica, nella settimana terminante l’8 novembre, il comparto delle carni e dei salumi ha registrato una crescita congiunturale dell’3,7%. La settimana precedente (quella cioè immediatamente successiva alla pubblicazione del documento, avvenuta lunedì 26 ottobre) si era chiusa con un -8,7% per l’intero comparto. Nello specifico, si registrano incrementi per la carne tal quale (+3,7%) per l’elaborata (+4,2%), che comunque venivano da cali considerevoli: rispettivamente -6,8%, -11,3%. Arrivano quasi ad annullare il calo della settimana precedente i piatti ricettati a peso imposto (+12,2%) e la carne in scatola (+13,1%), comparto che mostra comunque una dinamica di contrazione, al netto degli alarmi della Iarc. Inversione di tendenza anche per i salumi, che segnano un +3,9%, a fronte di un calo del 9,8%, nella settimana terminante al primo di novembre. Rispetto all’anno scorso, tuttavia, il bilancio è pesantemente in rosso, con una contrazione del consumo di carni e salumi del 10,7%, nella settimana terminante l’8 novembre.
Allarme carne: leggera ripresa per i consumi
RepartoGrafico2015-11-23T12:13:16+01:0023 Novembre 2015 - 11:37|Categorie: Salumi|Tag: allarme carne, assica, Iarc, iri|
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