Milano – Per i produttori del settore dei salumi made in Italy i margini sono “completamente erosi”. È questo l’allarme lanciato da Ruggero Lenti, presidente di Assica in occasione del tavolo della filiera suinicola al Masaf (leggi qui). Come riporta Il Sole 24 Ore, Lenti spiega: “Sul prezzo pagato dal consumatore finale, nel caso dei salumi la grande distribuzione si tiene in tasca in media il 50%, che sale addirittura al 60% nel caso di alcuni prodotti serviti al banco del fresco. Il comparto dei prosciutti e dei salami è sempre stato quello più redditizio per la Gdo, ma anche il più maltrattato”. La bilancia tra Gdo e imprese sembra essere ormai insostenibile. Come sottolinea Lenti, il prezzo della carne di maiale ha raggiunto i 2,3 euro al chilo ed è ai massimi storici. Nel 2022 il prezzo della materia prima è cresciuto del 50% e incide per la metà dei costi di produzione. “Quindi possiamo dire che per noi l’incremento dei costi produttivi nell’ultimo anno è stato del 25%”, prosegue. “Al contrario i prezzi dei nostri listini sono aumentati in media solo del 10%. La forchetta da recuperare è molto ampia. […] I conti economici delle aziende dei salumi hanno gli utili all’1%, […] i margini nel comparto sono compressi ai limiti della sopravvivenza”. Tra le misure utili a dare respiro al settore, Assica chiede al governo che l’Iva sui salumi venga abbassata dal 10 al 4%, così come già succede per i formaggi.
Lenti (Assica): “La Gd si tiene in tasca in media il 50% del prezzo finale dei salumi”
Margherita Luisetto2023-05-11T10:28:28+02:0011 Maggio 2023 - 10:15|Categorie: in evidenza, Salumi|Tag: assica, lenti, margini salumi|
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